CLASSICO e MODERNO

Siamo stati ad arrampicare alla Colma di Machaby (Valle d’Aosta), salendo la via PATATA BOLLENTE (difficoltà: 6A+). Dieci tiri con un bel 6a obbligatorio, roccia perfetta, spittaggi perfetti, soste con maillon di calata. Rientro rapido e sicuro. Questo è il moderno!

Siamo poi stati nelle alpi Apuane al PIZZO D’UCCELLO, salendo la via OPPIO-COLNAGHI, 20 tiri con 5+/6a obbligatorio. Qualche vecchio chiodo sui numerosi tiri, soste da trovare ed in parte da attrezzare. Dopo vent’anni ho riusato chiodi e martello. Indispensabili anche i friends. Siamo partiti dal rifugio Donegani alle 5 del mattino, salendo in mezz’ora ad un colletto. Da qui siamo scesi in poco più di un’ora lungo una ferrata che ci ha permesso di arrivare alla via. Siamo arrivati in vetta alle 19:00, dopo undici ore di effettiva scalata! Su tutta la via siamo stati bersagliati da caduta massi causata dalla presenza di caproni sulla cresta finale. Rietro al rifugio alle 20:30. Grande via classica!

CINEPLEX

Finito lo scialpinismo (quest’anno tanta neve solo nelle marittime) inizia la stagione della roccia.

Visto il brutto tempo in montagna, si va alla scoperta di nuove falesie. Nell’albenganese, in questi ultimi anni, è stato un fiorire di nuovi siti uno più bello dell’altro. Uno degli ultimi nati è stato il CINEPLEX, in alto, sulla Val Pennavaira. Si parcheggia come per andare al Terminal, si costeggia la falesia Erboristeria, si oltrepassa l’Enoteca ed in circa mezz’ora si arriva alla meta. Decine di tiri tendenzialmente difficili: è il regno del settimo grado e anche dell’ottavo. Non mancano però i tiri di 6a e 6b. Falesia panoramica e fresca per l’estate.

TESTA DELL’UBAC (3000 m.)

Domenica 29 maggio 2011 scialpinismo last minute. Partenza ore 7:30 dal pianoro del rifugio Talarico (Valle Stura, 1750 m.). Salita al colle della Lausa in 3 ore, su neve dura: ultima parte con ramponi e sci in spalla. Lasciati gli sci si scende leggermente e poi si riprende a salire con piccozza e ramponi. In vetta alle 12:00 con tempo limpido e non freddo. Ritornati al colle iniziamo la discesa alle 13:00. Sotto il colle della Lausa il lungo pendio è ripido (35-40 gradi) ma la neve scaldata dal sole è ottima. Alle 14:00 siamo all’auto. Molta gente sul nostro percorso (è una classica di fine stagione) e anche verso il passo di Vens e la cima Borgonio. Molto meno neve degli altri anni nello stesso periodo.

CIMA SUD DI BRESSES (2900 m.)

Partiti da pian della casa (1600 m.) in Val Gesso (stessa partenza per la Ghigliè). Si portano gli sci in spalla per 15 minuti, poi sci ai piedi fino in vetta (difficoltà: BS). Si passa dai laghi di Fremamorta e per il colletto di Bresses (occorre rimettere le pelli per il ritorno). Neve ben sciabile anche se faceva molto caldo. Almeno 200 persone verso la Ghigliè. Macchine parcheggiate ovunque: mai vista così tanta gente!

CIMA DEL CARRO (3400 m., Valle dell’Orco)

Scialpinismo di fine stagione da Ceresole Reale. Pernottamento in valle e salita in vetta in 4 ore e mezza (difficoltà: BSA). Si portano gli sci in spalla per circa 40 minuti (da Chiapili di sopra), si imbocca il vallone del Carro su pendii ripidi e su un’altro pendio ripido si accede al ghiacciaio sommitale. I crepacci sono tutti coperti. Bufera di neve in quota, freddo ma visibilità accettabile. Alle 14:00 lauta merenda al rifugio Alpinisti Chivassesi.