Due giorni ad arrampicare alla Cabane d’Horny sul granito svizzero del Gruppo del Monte Bianco. Si sale da Champex tra Martigny ed il Gran San Bernardo prendendo prima una seggiovia e poi con due ore su sentiero si è al rifugio. Posto incantevole ed accogliente. Primo giorno arrampicata al Pilier de l’Avenir all’Aiguille d’Horny sulle vie Cri dans la nuit e Genepy. Tutte due di 4 tiri 6c+ max calate in doppia. Rientro alle 18:30 in tempo per ottima cena. Secondo giorno arrampicata al mitico PETIT CLOCHER DU PORTALET: guglia di granito tagliata contro il cielo. Ci si arriva con un’ora di cammino dal rifugio su percorso impegnativo da fare con attenzione: morene ripide, canali e cenge aeree. Abbiamo salito lo sperone SE (9 tiri 6c max calate in doppia). Meteo super!
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RIFUGIO TORINO
Nuova funivia ed anche Rifugio Torino rinnovato: anche se molto grande, ci si muove sempre bene al suo interno (niente a che vedere per esempio con la Gnifetti). Viste le belle giornate, c’era gente ovunque. Siamo stati due giorni per fare due salite sul granito del Monte Bianco. La classica via SALLUARD AL PIC ADOLPHE REY (9 tiri max 6a+ tutto da proteggere a friends). Fermandosi sul torrione antecedente la cima,con ottime doppie si torna dal materiale lasciato alla partenza. Il secondo giorno, un po’ stanchi, abbiamo fatto la traversata per cresta dell’AIGUILLE D’ENTREVES: molto bella e panoramica, molto frequentata, con passi di quinto non banali (fatti con gli scarponi) ed esposti. Si fa in 4/5 ore da rifugio a rifugio. Meteo assolutamente splendente e molto caldo.
ROCCIA NERA (m 4000)
Ancora avvicinamento con gli sci! Da Plateau Rosa (m 3600) si sale con le pelli fino al Colle del Breithorn (m 3900). Poi discesa su neve ottima e si risale brevemente al Colle della Porta Nera (m 3700). Sulla parete sud della Roccia Nera sale la via Gabbarou-Marlier (9 tiri 300m 6c+ max). Le soste sono a spit per le calate, ma sui tiri bisogna ampiamente integrare. La roccia è rossa e abbastanza bella ma interrotta da varie cenge. Arrampicare a 4000 m su difficoltà un po’ alte è davvero faticoso! Dopo le calate, ripresi gli sci, sotto un sole di fuoco, bisogna tornare al Colle del Breithorn e quindi a Plateau Rosa per non perdere l’ultima funivia alle 15:45. Se si perde si può ancora sciare fino a Cime Bianche (m 2800) e farsela a piedi fino a Cervinia (m 2000): quello che è successo a noi!! Si arriva stanchi!
COMBA MAUDIT – SATELLITI DEL TACUL
È uno dei posti più belli del mondo! Granito rosso che s’innalza sopra i ghiacciai. In questi giorni da punta Helbronner (raggiunta in funivia da Courmayeur) si può scendere ancora con gli sci fino alla base delle vie di roccia. Le vie sono entusiasmanti, in fessura, con uso completo di friends. Spesso si trovano solo le soste e le calate sono in doppia magari fuori via. Col caldo e meteo favorevole è un vero divertimento! Tornare a punta Helbronner sotto il caldo del pomeriggio con gli sci è più agevole (ma non meno faticoso) che a piedi.
Salita al PIC ADOLPHE REY per la via MARZIPANPAN (7 tiri difficoltà fino al 7a).
VALLE DELL’ORCO
Due giorni sul bel granito della Valle dell’Orco. Meteo super! Pernottamento in tenda “alla zingara”. Abbiamo salito la via del DIEDRO ATOMICO (5 tiri): la via si svolge su roccia molto bella, bellissimi gli ultimi due tiri in diedri fessurati. L’ultimo tiro (6c+) è scenografico ed è annoverato fra i più spettacolari della Valle dell’Orco. Siamo stati poi alla Parete dei Cornflakes sulla via IL GIORNO DEI LAMPONI (4 tiri): 20 min di avvicinamento difficoltoso. Direttamente dall’auto abbiamo salito il monotiro LA FISSURE DU PANETTON liberata da P.Edlinger. Il giorno dopo visita alla Parete delle Ombre (in ombra fino alle due) per salire NOCCIOLINA PRIGIONIERA (6 tiri). Bella via con passaggi estremamente vari,mai monotoni, pur svolgendosi quasi esclusivamente in fessura. La via è praticamente schiodata, ma le soste sono a spit. Dulcis in fundo un po’ di relax nella falesia idilliaca della PIETRA FILOSOFALE sotto Ceresole.